Strade storte
Smunte le mani rubano alla vita i ricorsi,
appesantite all’ ozio dei secoli trascorsi,
sembrano stanche e stoiche alle avverse sorti
di chi non vedrà mai i pensieri risorti.
Arreso alla visione appesa ad una trave,
sfuggi, senza utilizzo della seconda chiave
di porte sempre aperte, di luce che ti aspetta
lo sguardo prende curva, di una strada diretta.
Ove ti porta il tuo illuso qualunquismo
non sa di serietà, neppure d’umorismo,
immersa sempre più,in un inutil pegno
ad un passato perso ad un futuro indegno.
Tu passi le giornate seguendo il tuo voler
come inutili corse a mete di un piacer
che non raggiungi mai, per quanto possa far
di questa tua tortura un quadro Renoir.
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