Domados.
De unu sabore antigu olviente
chi pessat chena si che cuare,
mai a palas in su faeddare
de coro modde e ispiritu clemente.
Impitat sa lughe pro azegare
su malu risu in bianca dente,
cando bidet sinnu moriente
in populos de dever ischidare.
Inue sezis piseddos donosos?
Aite isperiades aterue?
No pelmitedas mai a neddue
sa fura a traitoria de sos gosos.
De cussos chi agatades totue
fina si b’at caminos pedrosos,
no fatedas de animu elosos
alciadebonde dae su rue rue.
Dae cando zene at ficadu in terra,
s’ omine tot’ a fatu pro istare
in subra ‘e totu e la cumandare,
a modu sou in paghe o in gherra.
Su cuntrapesu abias pro li dare
unu signale de s’afferra afferra,
solu sermentu nou , pro una perra,
podet su laore mezorare
No b’at perun’ isperu chin sa zente
chi manigat sempre sa minestra,
furada a manu manca o a dresta
sun de valores bascios indeziente.
Pro s’ingannia sa mente lis est lestra
fatende ider totu trasparente,
comente un amigu o parente
a sa promissa isse sempre si presta.
Zovanos d’oe ,sa briglia in manu ‘ostra
leade ois, ca est totu pro issos,
no bos restat nudda de promissos
anzis tra pagu no b' at mancu colostra.
S'an sutu totu, pessende chi sian bissos
sos caddos rudes in mesu a custa giostra,
los ana gitos domados a sa mostra
“endidos” in cartellu sun affissos.
Paola Manca..
RispondiEliminaNel tuo blog il mio commento non veniva postato perchè troppo lungo, quindi te lo invio qui. Faccio i complimenti a tua figlia perchè è una tesi di sostanza, ben costruita ed efficace nel comunicare il messaggio che vuole dare. Inoltre lascia trasparire in tua figlia una consapevolezza, che è di pochi alla sua età, di ciò che conta ed è essenziale nella vita. E quindi un elogio va anche a te che gli hai trasmesso questi interessi e valori, perchè oggi i genitori sono poco presenti con i figli, e sta sicuro che se non glieli davi tu non lo faceva nessun altro. L'argomento di questa tesina di maturità è quanto mai attuale ed azzeccato per la trattazione di problematiche fondamentali che sottostanno al sistema di vita della nostra società. L'importanza del sistema di insegnamento e della figura dell'insegnante, fondamentali nella formazione di ogni individuo, e che devono avere le caratteristiche che in questa tesina sono state magistralmente ed efficacemente esposte. L'importanza che deve avere nell'esistenza di tutti il saper cogliere l'essenza e la bellezza della vita in una società in cui ci vengono imposti ritmi di vita vertiginosi, e nella quale si vive sempre proiettati nel futuro e non si riesce ad essere presenti a se stessi e al mondo nell'attimo in cui si agisce realmente, con la mente sempre concentrata su quello che si deve fare e non su quello che si sta facendo. L'introduzione nella tesina del pezzo di Angelo Carboni dal libro "Inguaribile vagabondo", inoltre a dare risalto giustamente ad un autore della propria terra, testimonia concretamente degli elementi che caratterizzano una vita spesa a correre senza soffermarsi ad assoparare niente. E’ senz’altro valido il richiamo alla poesia come strumento di eccezione nell'elevazione dell'anima ed è certo che attraverso di essa possiamo finalmente fermarci ed entrare in contatto con noi stessi e il nostro sè più profondo, che non è l'io però, perché l'io è un sistema di compromessi in un equilibrio sempre precario, che l'evoluzione ha portato ha sviluppare nell'uomo perchè potesse orizzontarsi in qualche modo e non essere travolto da tutto ciò che è dentro e fuori di lui. La coscienza che lo scopo dell'esistere è il processo di individuazione cioè il diventare noi stessi, il realizzare il proprio sé è fondamentale e in questo la poesia aiuta. Però bisogna non fare confusione di concetti, l'io non deve essere identificato con il sé e il processo di individuazione non deve essere confuso con la presa di coscienza dell'io, perché l'individuazione diventerebbe null'altro che egocentrismo e autoerotismo dato che il sé comprende infinitamente di più che il semplice io, e la ricerca del sé non esclude il mondo, ma lo include e lo abbraccia, mentre l’Io no. Questo è quello che ci dice la psicologia analitica di C. G. Jung. ...segue.....