giovedì 29 settembre 2011

del medioevo...


Del…medioevo…

E’ grande, da parte mia, la convinzione che FB  sia  uno strumento  implacabile contro l’ipocrisia.  Nelle varie pagine, e soprattutto in quelle dei gruppi,  si nota una  vera e propria carrellata di personaggi in cerca d’autore, cosa del tutto legittima, se non fosse che sono gestiti come i giornali di partito o di corporazione.  
Nulla e nessuno vieta a chicchessia,  di esprimere le proprie idee, e di contribuire a rendere movimentata  una discussione, o a sviluppare un argomento;  peccato che, quando si tratta di pagine marcatamente propagandistiche, non si ricevono adeguate risposte, anzi   si preferisce  ignorarne il contenuto . 
Tra l’altro, ho notato che, tale fattispecie, è più presente  in chi si professa  paladino delle libertà e della democrazia, mostrando insofferenza  a qualsiasi forma  di contributo critico da parte di chi non si mostri disponibile all’ omologazione ed  alla cooptazione.
Credo sia il leitmotiv  stesso della condizione paradossale in cui viviamo nei giorni nostri.  Tutti vogliono cambiare il capo.. ma nessuno indica chi, con chi e come!!  La verità è che viviamo in una società dai sapori  velatamente feudali, ove il principe è odiato, ma riverito e temuto  e tutto sommato, tutore degli interessi  e dei privilegi acquisiti e delle varie baronie locali e personali.
Il parallelo potrebbe apparire fuori luogo,  se non fosse che tali considerazioni siano dettate da  precise ed attente osservazioni  personali.  Tanti soloni che propongono panacee    inconsistenti e di memorie impresentabili, e  una platea plaudente  al  valvassino di turno. 
Ritengo  molto interessante, al contrario, il  discorrere  di pensieri  umili e spontanei  che appaiono  sia in lingua sarda che in quella ritenuta più naturale.  Da essi si denota  la potenziale  energia  in serbo alle masse, per una vera  e significativa  riforma delle condizioni  politico/socio/economiche.
La stessa questione Sardegna, che pure esiste grossa come un macigno,  è  trattata come un diversivo a cui dare un connotato  tardo romantico.  A fronte di gruppetti  oltranzisti, inconsistenti sul piano della credibilità popolare e dell’ interlocuzione istituzionale , si ha una totale e disinvolta  incapacità,  nonché  una  strafottente  superficialità da parte dei partiti nazionali, questi si cooptati interamente agli interessi dei principi romani, loro investitori.
Ciò detto, ritengo che veramente fb e gli altri strumenti di comunicazione on-line, porteranno a dei cambiamenti  sui contenuti   e sulle sensibilità dei ragazzi di oggi, tra l’altro ancora inespresse.  Come sempre, i cd. adulti si renderanno conto troppo tardi  dell’ onda  generazionale che li sovrasterà  sulla scia della loro  pretese  di titolarità sulle coscienze altrui.

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