Senza confini…
il cuor ch’ aspetta del calor amico,
riempie la stanza ove il piè calpesta
della speranza legata all’ ombelico,
che lo conduce ad un’ allegra festa.
Di ciò che sento e con la mente dico
incontro i tuoi pensieri nella testa,
son lievi fiocchi di dolce nevicar
che sul terreno non vogliono posar.
Or li sorreggo col palmo della mano
mentre continua intenso nel calar,
eppoi d’un soffio, attento piano piano,
li rendo a te per grazia al tuo donar.
Al fine con lo sguardo ormai lontano
immagini orizzonti d’abbracciar.
Nessun confine che limiti il tuo cuor
fonte di luce che illumina l’amor.
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